trackFinger lite, la versione ridotta di trackFinger AE, gratuita sta venendo caricata in questo momento sull’App Store per l’approvazione di Apple.
Nella versione gratuita sono presenti alcuni screenshot nella sezione “about trackFinger full version” che spiegano cosa c’è di più in quella che costa 39$. Eccoli.
L’app è passata a Waiting for review in questo momento…
Continuiamo la serie di articoli che ho più o meno simpaticamente chiamato “cose che dovreste sapere“. In realtà forse sarebbe il caso che la intitolassi “cose che ho rubato su Internet“, ma siccome non le spaccio per mie, e cito sempre le fonti (e questa cosa non smetterò mai di sottolinearla) direi che me ne sbatto altamente e continuo con quello che stavo per dirvi…
Ieri mattina ho trovato questo interessantissimo articolo su questo sito: Pro Video Coalition, un sito che dovreste guardare quotidianamente perché raccoglie tantissime informazioni sul mondo del video professionale.
In questo articolo si parla essenzialmente di due cose: come funziona YouTube, e già questo dovrebbe essere sufficiente per stimolare la vostra attenzione, soprattutto da un punto di vista prettamente tecnico e tecnologico:
Ma è presente anche un secondo video che spiega come mai spesso e volentieri il numero di visite a un video si blocca a 301:
Secondo me si tratta di due video molto interessanti, il primo forse potrebbe non essere proprio quello più fondamentale per il vostro lavoro perché spiega come funzionano i dietro le quinte del terzo sito più visitato al mondo. Il secondo articolo, invece, per certi versi può essere molto utile per spiegare ai propri clienti alcune dinamiche relative al marketing “sotto la linea”.
E, ciliegina sulla torta, visto che è uno degli argomenti più ricercati per arrivare su questo sito, vi metto anche il link all’articolo più richiesto: come comprimere un video per YouTube. Credo di avere girato quel video quasi due anni fa, ma lo trovo ancora attuale dal punto di vista tecnologico e dei contenuti. Tutto cambierà da qui a qualche anno quando la compressione video verrà realizzata con il nuovo codec, H.265, ma siccome questa nuova tecnologia richiederà l’utilizzo di nuovo hardware, soprattutto all’interno dei telefoni cellulari, credo che ci terremo il formato attuale, H.264, ancora per un bel po’…
Non ho altro da aggiungere per oggi e vi auguro buona giornata, nonché il rinnovo l’appuntamento a domani mattina (sempre che trovi qualcosa di interessante da raccontarvi).
In questa puntata di Video DiggaZ scopriremo, con una dimostrazione scientifica, qual è il settario migliore da usare su Compressor per comprimere video in modo efficiente ed efficace per YouTube.
Alex (Gì) ci guida, connessione ADSL permettendo, all’impostazione ottimale dei settaggi di Compressor per realizzare i file qualitativamente migliori e con il miglior rapporto qualità/spazio occupato. Si farà uso di compositing in After Effects per la dimostrazione dei dove la compressione perder qualità rispetto al file originale.
Per l’incolumità legale del responsabile editoriale forse è meglio che non vi guardiate i bloopers alla fine…
Nota:
Questa puntata era inizialmente stata concepita come una semplice PillZ, sarebbe dovuta essere la P1x06, ma dato che è cresciuta e si è espansa fino a 32 minuti di durata (senza considerare il fatto che è anche video) abbiamo deciso, con il nostro direttore responsabile, Simone Pizzi, di elevarla di grado a puntata standard. Di conseguenza anche se nel video si fa riferimento a “PillZ”, questa è, a tutti gli effetti, la quarta puntata di Video DiggaZ standard.
In questa puntata di Video DiggaZ PillZ Alex ci parla di H.264, standard della compressione video sul web (ma anche sul satellite e nei Blue Ray Disc), e del suo successore: H.265, con una panoramica sulle caratteristiche di questi due formati e un paio di considerazioni sul loro utilizzo nel prossimo futuro.
Un paio di link (interessevoli): H.264 (Wikipedia) H.265 (Wikipedia)
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In arrivo tra 8 giorni esatti una puntata di Video DiggaZ in cui parleremo di quale sia il rapporto migliore tra qualità e spazio occupato per una clip che viene caricata su YouTube…
Abbiamo fatto prove con diversi spostare e diversi livelli di compressione, abbiamo caricato i video su Youtube e li abbiamo scaricati. E poi li abbiamo analizzati numericamente ed “occhiometricamente”, per avere finalmente una risposta definitiva.
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Nella prossima puntata di Video DiggaZ PillZ, la 1×05, parleremo di h.264 e del suo prossimo successore, h.265, con un taglio un po’ diverso rispetto a quello che di solito si trova zigzagando sul web.