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È uscito PodCleaner 1.2!

Ciao a tutti, senza tanto rumore ieri ho fatto uscire la versione 1.2 di PodCleaner, che ha due grandi novità:

  • Un’interfaccia utente rinnovata per le impostazioni dei parametri
  • Un nuovo motore di sincronizzazione di file.
Nuova interfaccia utente

Per semplificare un po’ la schermata principale di PodCleaner ho pensato di raggruppare tutte le impostazioni di cancello di rumore, equalizzatore e compressore in un’unica interfaccia cui si accede premendo il pulsante setup:

podcleaner_12.001

Questo pulsante apre questa serie di schermate che, molto similmente a quanto accadeva prima, consentono di impostare tutti i parametri in questione.

Questi sono i parametri del noise gate:

PodCleaner noise gate

Questi sono i parametri del compressore:

PodCleaner compressore

Questi sono i parametri del riduttore di pausePodCleaner riduttore di pause:

E infine questo è l’equalizzatore:

PodCleaner equalizzatore

Come potete vedere si può passare da una sezione all’altra mediante delle TAB poste in alto.

Il nuovo motore di sincronizzazione

Molto più importante, secondo me, è il nuovo motore di sincronizzazione delle tracce audio.

Uno dei più grandi difetti, anzi di limiti della versione precedente del motore di sincronizzazione era data dal fatto che prevedeva che, più o meno, tutti i partecipanti al podcast iniziassero nello stesso istante a registrare, con una differenza di al massimo 10 minuti:

podcleaner_12.002

Inoltre se uno dei partecipanti, per qualche motivo, Fosse costretto a interrompere la registrazione e a ricominciare la dopo, il motore di sincronizzazione non sarebbe riuscito a fare nulla:

podcleaner_12.003

Si tratta di due situazioni che, volenti o nolenti, si verificano ogni tanto quando si registrano dei podcast.

Devo ringraziare Mario D’Amore perché, proprio per questi motivi, mi ha fatto accendere una lampadina qualche mese fa, quando, nell’arco di un solo pomeriggio, ho riscritto questo motore.

Non è stato tanto difficile modificare il software, ma ho dovuto lavorare un po’ sull’interfaccia in modo da gestire queste problematiche.

Impostazione dei parametri del motore di sincronizzazione

Facciamo una nuova ipotesi: abbiamo registrato un podcast in tre persone, Alex, Leonardo e Cristiano, però si sono verificati due inconvenienti: Cristiano è arrivato a parlare con noi dopo 40 minuti, mentre Leonardo ha avuto un problema e ha dovuto interrompere la sua registrazione e farla ripartire:

podcleaner_12.004

Abbiamo dunque nominato i nostri file come indicato nella figura.

Apriamo PodCleaner e carichiamo i quattro file come indicato:

PodCleaner 1.2

Successivamente Clicchiamo su questo pulsante:

podcleaner_12.005

Si aprirà questa nuova schermata che consente di effettuare delle impostazioni ulteriori al motore di sincronizzazione:

PodCleaner 1.2

Come potete vedere, subito a destra del nome di ogni file, sono presenti due colonne con dei campi numerici, una che indica il range di ricerca è una l’offset:

podcleaner_12.006

Range di ricerca

Il range di ricerca serve a specificare a PodCleaner quanto deve spostarsi prima e dopo, per testare la massima compatibilità dei file:

podcleaner_12.007

Quando si registra un podcast e, con un segnale, tutti i partecipanti fanno partire la registrazione, quasi in sincronia, possiamo lasciare il range di ricerca al minimo: anche solo un minuto, per podcast di durata superiore ai cinque minuti questo è assolutamente perfetto e consente di raggiungere la massima sincronizzazione.

Alziamo questo valore a cinque minuti quando non siamo esattamente sicuri che tutti abbiamo premuto il pulsante di registrazione contemporaneamente, anche se dovrebbe essere una situazione più che rara.

Ovviamente possiamo impostare questo valore separatamente per ogni file, ovverosia per ogni traccia.

Offset

Quando invece uno dei partecipanti si unisce al podcast dopo un po’, per esempio dopo circa 40 minuti, possiamo indicare questa cosa nel campo offset: in questo campo specifichiamo a PodCleaner che la traccia è relativa ad una persona che si è unita dopo tot minuti.

Nel nostro caso Cristiano, che si è unito al podcast dopo 40 minuti, indichiamo che la traccia in questione ha questo offset:

podcleaner_12.008

Tracce interrotte

Nel caso di Leonardo, che ha dovuto interrompere, abbiamo, come indicato, due file, che dovrebbero essere in qualche modo “consecutivi”.

Intendo dire “consecutivi” perché la seconda parte de consecutivi” perché il secondo file viene in qualche modo dopo il primo, dopo una pausa di qualche istante, di cui non possiamo però essere certi.

Quello che dobbiamo fare è specificare nella parte destra dell’interfaccia che il secondo file le virgolette segue” il primo: indicandolo con questo pulsante radio:

podcleaner_12.009

Questa indicazione dice essenzialmente che il file 3 (il file della seconda parte di Cristiano) segue il file 2 (il file della prima parte).

In questo modo stiamo dicendo a PodCleaner che il secondo file segue il primo.

Anche in questo caso dobbiamo specificare una range di ricerca, più o meno ampio a seconda di quanto tempo ha impiegato Leonardo a fare ripartire la traccia:

podcleaner_12.010

Generalmente questo valore è molto basso (un minuto) nel caso in cui si sia verificata un’interruzione ma senza il riavvio del computer, mentre possiamo farlo salire a tre-cinque minuti se si è dovuto effettuare un reebot.

Cosiderazioni finali e prossimi passi

Come potete vedere PodCleaner è un progetto vivo e in continua evoluzione: stiamo lavorando in maniera molto efficiente alla prossima versione, da 1.3, che introdurrà una serie di bug Fix nonché una nuova interfaccia con un “mago” per semplificare le operazioni da parte di utenti alle prime armi.

PodCleaner 1.2 è un aggiornamento gratuito per tutti i possessori delle versioni precedenti.

Vi ricordo che PodCleaner può essere scaricato ed utilizzato liberamente in tutte le sue funzioni per 15 giorni dal sito PodCleaner.com.

Corso di editing audio (in podcast)

Come forse ben saprete, negli ultimi mesi ho registrato diversi contributi per la mia rubrica Audio Video & Co., per il podcast Apple Horizon, in cui ho parlato di audio, registrazione, applicazione di effetti, mixing ed esportazione.
In molti di voi mi avete chiesto se c’era una sorta di riepilogo di tutto quello di cui ho parlato, e, ovviamente prendendomi il mio mastodontico tempo, ho preparato questa sorta di specchietto:

Prima puntata

Il microfono e l’ambiente di registrazione
Apple Horizon #68
In questa prima puntata parlo dell’ambiente di registrazione, come prepararsi e come impostare il setup, come attutire riverberi.
In più qualche parola su come impostare la voce e quali sono i primi suggerimenti per migliorare “l’attacco”. Parliamo poi della scelta del tipo di microfono, analizzando le diverse opzioni (e i diversi range di costo), e il posizionamento dell’ambiente.
Illustriamo infine il funzionamento del “ragno” (filtro antishock) e del filtro antipop.

Seconda puntata
Il software
Apple Horizon #69
In questa puntata iniziamo a parlare del setup di registrazione sul computer.
Dopo avere visto (ovviamente su un Macintosh) come impostare la registrazione e la sorgente dell’audio, discorreremo un pochettino sul formato di registrazione, frequenza di campionamento e profondità di quantizzazione.
Vengono date anche alcune indicazioni sui software (gratuiti) che si possono usare e le impostazioni di registrazione.
E soprattutto viene spiegato come mai ognuno sente la propria voce registrata come diversa…
Terza puntata

Il montaggio del l’audio
Apple Horizon #70
In questa puntata parliamo dell’editing, Ovverosia del taglia e cuci che si fa sull’audio parlato, vedremo i principali comandi per l’editing dell’audio sia in Audacity che in Garage Band.
Viene anche spiegato il trucco del taglio all’interno delle sillabe.
Ultimo suggerimento: il taglio delle pausa e per mantenere alto il ritmo del parlato.

Quarta puntata
La riduzione del rumore
Apple Horizon #71
in questa puntata vedremo come attenuare il rumore di fondo dovuto alla conversione da analogico e digitale, nonché quello relativo a la stanza in cui si registra.
Prima viene illustrato il funzionamento e come si imposta il noise gate, successivamente, parliamo del denoiser vero e proprio.
Per quanto concerne il noise gateviene spiegato, con anche esempi da ascoltare, il funzionamento del parametrohold e del parametro release, nonché la velocità di attacco con il lookahead.
Per il denoiser vero e proprio, viene spiegato come individuare il room tone.
Vengono spiegati gli algoritmi che sono utilizzati dagli riduttori di rumore e anche quali sono i pericoli di una riduzione troppo intensa quando il rumore non è trascurabile ma è presente anche nelle frequenze del parlato.
Infine parleremo un po’ della trasformazione dei campioni dal dominio del tempo a quello delle frequenze, e come queste trasformazioni possono andare ad intaccare la qualità finale.
Quinta puntata
I filtri: compressione ed equalizzazione
Apple Horizon #72
In questa puntata vedremo come migliorare la qualità, l’intelligibilità, e la ascoltabilità di una voce che parla, ancora una volta con degli esempi pratici che vi fanno sentire l’effetto prima e dopo.
Per il compressore, oltre a spiegare il principio di funzionamento, vedremo come si interviene sull’effetto usando la soglia (threshold) e il rapporto (ratio).
Poi faremo alcune prove con gli esempi, mostrando cosa cambia al suono se si enfatizzano o si abbassano alcune frequenze.
Sesta puntata
Il mixing
Apple Horizon #73

In questa puntata vedremo come mixare insieme più tracce, generalmente una di parlato e una di musica di sottofondo, e come rendere il tutto un insieme armonico, fruibile e perfettamente comprensibile da parte dell’ascoltatore.
Una delle cose assolutamente da non sottovalutare, e la gestione della musica di sottofondo, una di quelle componenti che può rendere il mix assolutamente gradevole oppure, se si sbaglia anche solo di poco, terribilmente inascoltabile…
Verranno date alcune indicazioni su come realizzare musica in loop, come realizzare il ducking, nonché dove trovare (anche a pagamento) musiche e gruppi di musiche già pronti per fare l’intero sound design.
Notare che quando parlo di canale destro e sinistro, per un errore non dipendente dalla mia volontà, la trasmissione, da stereofonica è diventata monofonica, per cui questo particolare effetto non si può percepire.
Settima puntata

Gli algoritmi di compressione audio
Apple Horizon #74
Iniziamo la puntata con una sorta di compendio che racconta la storia della compressione dell’audio, quali sono stati i formati e le idee sfruttate dagli ingegneri per ridurre la dimensione di un file senza andare ad intaccare la qualità percepita.
Perché è necessario comprimere l’audio? Semplicemente perché la banda non è infinita, è storicamente, quando sono stati introdotti i primi formati di compressione, era un bene assolutamente prezioso e non era letteralmente possibile fare passare audio non compresso su una linea di connessione Internet…
Ancora una volta parliamo della trasformazione dal dominio del tempo a quello delle frequenze, parlando della psicoacustica, la branca della scienza che si occupa di studiare come il cervello interpreta le informazioni sonore.
Con un esempio pratico vedremo l’effetto del mascheramento in frequenza, che sta alla base della maggiore efficienza del formato MP3, e il mascheramento temporale, che consente di raddoppiare l’efficacia con il formato AAC.
Vedremo quanto si riesce a comprimere un file sonoro con MP3 e in MP4 (audio) e quali sono i valori di datarate ottimali.

Ottava puntata

Il salvataggio del file e… PodCleaner!
Apple Horizon #75
Vedremo come la compressione del file, che lavora nel dominio delle frequenze, è influenzata anche dagli altri filtri che operano sulle frequenze, come il riduttore del rumore e l’equalizzatore.
Ascolteremo anche degli esempi (non solo di parlato, ma con anche delle musiche) in cui si evidenziano gli effetti della compressione a perdita di qualità e degli artefatti di compressione.
Al termine di questo piccolo e semplice “corso” di registrazione e post produzione audio, mi sono permesso anche di fare un po’ di pubblicità a PodCleaner, che, per certi versi, soprattutto per la parte di filtraggio, può risultare un’ottima soluzione per chiunque voglia effettuare delle buone registrazioni senza lambiccarsi troppo il cervello in parametri e configurazioni.
Di PodCleaner abbiamo parlato più e più volte, e, in caso, vi rimando a tutti gli articoli che ho scritto nel mio blog.

PodCleaner: le impostazioni di sistema

In questo brevissimo video vediamo quali sono le impostazioni di sistema di PodCleaner:

Credo che, teoricamente, potreste ignorarle tutte tranne una che è ovviamente disattivata di default: quella che consente di inviare una e-mail quando l’elaborazione è terminata, utile se volete lasciare PodCleaner aperto a lavorare e intanto fare altro per poi tornare al computer quando il programma ha terminato l’elaborazione!

Altri tutorial:
Usare PodCleaner con un solo file
Sincronizzare più file con PodCleaner
I settaggi del denoiser

PodCleaner: i settaggi del denoiser

Questo non è propriamente un tutorial, ma spiega come si attiva e quali sono le impostazioni del riduttore di rumore:

Altri tutorial:
Usare PodCleaner con un solo file
Sincronizzare più file con PodCleaner
Le impostazioni di sistema

PodCleaner: il primo tutorial

Ecco qui il primo tutorial di PodCleaner: come farlo funzionare con un solo file:

Come potete vedere con un singolo file non si deve fare niente: solo caricare il file e fare partire l’elaborazione.

Ci vuole più tempo a spiegarlo che a farlo! 😀

Altri tutorial:
Usare PodCleaner per sincronizzare più file
Le impostazioni di riduzione del rumore di PodCleaner
Le impostazioni di sistema

Come si usa PodCleaner? (I parte)

PodCleaner è uno strumento pensato per migliorare la qualità dell’audio, particolarmente orientato a chi fa podcast ed è impossibilitato a farlo in uno studio professionale.

Schermata 2014-10-14 alle 10.46.06Di questo abbiamo già parlato, però oggi voglio, essenzialmente, darvi una piccola infarinatura sull’interfaccia, ben conscio che (molto probabilmente) stili e colori cambieranno, e magari anche alcuni pulsanti.

Lavorare con un solo file
Importazione

Partiamo dall’esempio più semplice: quello di una persona che registra il proprio podcast in completa autonomia, senza ospiti.

La prima cosa che dobbiamo fare è selezionare questo radio button, che, in parole povere, ci dice che vogliamo lavorare con un solo file.

Schermata 2014-10-14 alle 10.46.06 copy

Clicchiamo poi sul riquadro evidenziato:

Schermata 2014-10-14 alle 10.46.06 copy2

Si aprirà una finestra di dialogo che ci chiede quale file vogliamo elaborare.

Schermata 2014-10-14 alle 10.47.20Come potete vedere il nome del file apparirà nel riquadro in questione:

Schermata 2014-10-14 alle 10.46.39 copy
Esportazione

Appena selezionato il file da elaborare, in automatico PodCleaner visualizzerà un nome di file nel riquadro in basso con suffisso _CLN.

Schermata 2014-10-14 alle 10.46.39PodCleaner, di default, salverà il file processato nella stessa cartella del file di origine (con questo suffisso).

Se cicchiamo sul nome del file, comunque, possiamo scegliere dove salvare il file elaborato.

PodCleaner è comunque un programma non distruttivo: non consente di lavorare sul file origine se non in lettura, significa che il file originale non viene mai modificato per la sicurezza dei dati.

Tutti gli altri valori, per adesso, lasciamoli attivati come PodCleaner ce li presenta.

Elaborazione

Clicchiamo su start e iniziamo l’elaborazione.

Schermata 2014-10-14 alle 10.58.45

Una volta terminata l’elaborazione possiamo vedere nella cartella del file originale anche il nuovo file che è quello che è stato ripulito:

Schermata 2014-10-14 alle 11.00.01Qui potete vedere un confronto tra i due file:

Schermata 2014-10-14 alle 11.11.27 Schermata 2014-10-14 alle 11.12.35

Queste sono le operazioni che, senza toccare nessun parametro, si devono effettuare per lavorare con un singolo file: qualcosa di relativamente breve.

Vedremo più avanti come si usano tutte le funzioni di PodCleaner, spiegando anche come intervenire sui parametri.

Concentriamoci per adesso sulle cose più semplici, aggiungeremo la complessità un passo per volta.

Video DiggaZ 2×04: “La pulizia dell’audio”

In questa puntata di Video DiggaZ parliamo oggi di pulizia dell’audio: come migliorare una traccia sonora parlata, con particolare attenzione all’applicazione podcast.

Clicca qui per scaricare la puntata.

Sempre più spesso ci si trova nella necessità di registrare dell’audio in situazioni non ideali (dove per ideale si intende “uno studio di registrazione con microfono professionale con una voce da speaker”). In questi casi occorre effettuare una pulizia dell’audio in post produzione. L’audio va pulito dai rumori di fondo, caratteristici dell’ambiente in cui si registra, come per esempio il rumore di un condizionatore d’aria, i silenzi vanno resi davvero “silenziosi” e la dinamica va compressa in modo che le parti in cui la voce è più alta e quelle in cui è più bassa siano entrambe ascoltabili. Infine si deve livellare la potenza media del suono in modo che le tracce parlate di tutti i partecipanti alla trasmissione abbiano lo stesso volume.

Nel corso del video verranno mostrati esempi pratici di pulizia del suono preceduti da alcuni cenni teorici che spiegano i principi attraverso i quali funzionano il noise gate, il denoiser, il compressore e il livellatore RMS.